Calce e Lolla intonaco MGN

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La lavorazione del riso è una tra le più importanti variabili che ne determinano la qualità. L’obiettivo della lavorazione è quello di rimuovere gli strati cellulari più esterni e il germe con il minimo possibile di rotture per fornire, in generale, un prodotto di aspetto gradevole e con le migliori qualità di cottura. Osservando da vicino un chicco di riso grezzo, o risone, ci si accorge che esso è coperto da un guscio ruvido e duro: la lolla, un tessuto che va tolto per rendere il riso commestibile. La lolla rappresenta circa il 20% del peso del chicco e viene separata dai chicchi di riso grazie al processo di lavorazione meccanica noto come sbramatura. Prima di asportare la lolla, il chicco viene separato dalle impurità, dai fili d’erba, dal terriccio e dai sassi; a quel punto inizia la “sbramatura” che avviene facendo passare il risone nello “sbramino”, ovvero tra due rulli abrasivi che lo decorticano. Quindi, con la raffinazione o sbiancatura si elimina il pericarpo: anche la sbiancatura avviene per abrasione, facendo passare il riso decorticato tra superfici che asportano la pula, una pellicina peraltro ricca di proteine, vitamine e sali minerali.

Oggigiorno la lolla del riso viene ancora spesso erroneamente considerato un semplice scarto di lavorazione, e come tale gestito in termini di smaltimento di rifiuti.

Riscoperte le sue qualità chimiche e fisiche, dal 2004 in poi ha ricominciato ad essere utilizzata in vari modi: a partire dal semplice ma efficiente utilizzo come biomassa per produrre una notevole quantità di energia da fonte alternativa, alla trasformazione della cenere di lolla contenente silicio in materiali aerogel superleggeri, passando per l’estrazione di silicato di sodio dalla lolla per migliorare la composizione dei pneumatici (Pirelli, 2013). Non a caso la lolla del riso si è anche dimostrata un’ottima alternativa alla plastica, strutturandola in un materiale biodegradabile e compostabile con cui il Centro di Ricerca Agrozootecnica di Zhuhai, vicino a Hong Kong, ha prodotto contenitori e vasi per uso agricolo.

La lolla di riso viene utilizzata nella fase di ammostamento per le produzioni di birre artigianali; viene usata nel giardinaggio come pacciame o come fondo per la lettiera degli animali da stalla. 

Nel settore del vivaismo può anche rimpiazzare in quantità variabile la torba, un prodotto non rinnovabile, perché è ricca di alcuni minerali tra cui potassio e silicio, e sembra avere un effetto di protezione della pianta dai patogeni, come funghi e insetti. 

La lolla del riso, in unione con resine, è utilizzata nella produzione di legno artificiale: usato per la costruzione di darsene, pontili, passerelle ed arredo urbano d’esterno. Il materiale si lavora come il legno, ha elevate proprietà impermeabili ed ecocompatibili, ed è resistente agli agenti atmosferici.

Ben prima della chimica industriale, però, la lolla del riso può vantare le proprietà di materia prima per l’edilizia: cosa ben nota nella tradizione dei vecchi coltivatori di riso, la lolla permette di creare materiali biocompositi caratterizzati da elevata efficienza energetica e acustica, che portano comfort abitativo e salubrità negli ambienti interni.

 

 

Il riso è il cereale più coltivato nei 5 continenti e la tradizione ci insegna che ogni sua parte ha il proprio utilizzo: in molti hanno ora ritrovato il concetto dell’economia circolare, il circolo virtuoso che riporta ogni componente di un processo al ruolo di materia prima.

 

La casa di riso, l’armonia con l’ambiente circostante e l’efficienza

 

La calce&lolla catalizza tecnologie d’avanguardia: sulla spiaggia di Jumeirah a Dubai, sorge un’installazione Dior unica, realizzata in calce naturale e lolla di riso tramite un eccezionale sistema di stampa 3D.

 

Miscela naturale da intonaco in calce e lolla di riso
Calce e Lolla intonaco MGN è un intonaco ottenuto miscelando sapientemente il legante principe della storia dell’architettura: la calce aerea, con la lolla di riso (prodotto agricolo derivante dalla sbramatura del risone, il riso grezzo dopo la trebbiatura). Intonaco dalle ottime prestazioni termiche con una conducibilità termica pari a λ 0,30, altamente traspirante. Da applicarsi SOLO INTERNAMENTE.

Dati Tecnici
GRANULOMETRIA (mm) da 0 a 4
PH 10,5
VAPORE D’ACQUA µ 11
ADESIONE 0,1 N/mm2
ASSORBIMENTO ACQUA W0
CONDUCIBILITA’ λ 0,30
COMPRESSIONE CS I
MASSA VOLUMICA 1120 kg/m3
SPESSORE INDICATIVO 2 cm (minimo consigliato)
RAPPORTO ACQUA 8 lt a sacco
TEMPERATURA APPLICAZIONE tra +5°C e i +30°C

 

DATI OPERATIVI

Disponibilità:

sacchi da 20 kg - bancali da 50 sacchi


Tipologia:

In polvere


Colorazione:

Avorio - beige


Consumo:

circa 9,5 kg/mq per 1 cm di spessore


Lavorazione:

Con staggia, Frattazzato, Applicato in più mani

CERTIFICAZIONI

Certificato Secondo Uni En 998-1:2016 Come Malta Per Scopi Generali Per Intonaci Interni/Esterni – GP

COMPOSIZIONE

CALCE AEREA in forma idrata (polvere) certificata secondo norma UNI EN 459-1 CL90S puramente calcica ossia con più del 90% di idrossido, LOLLA di riso naturale da agricoltura biodinamica di risaie italiane, POLVERE DI MARMO certificata secondo norma EN 12620, POZZOLANA NATURALE certificata secondo EN 197-1

IMPIEGO

Nuova Costruzione, Ristrutturazione, Restauro, Costruzioni In Legno, In Paglia, Con Blocchi In Canapa

SCHEDE PRODOTTO

Caratteristiche

Certificazioni

CAM
Certificazione 998 1 gp
No sostanze nocive