Cocciopesto MGN

Il vero Cocciopesto nella storia edilizia

Come si fa il cocciopesto?

Si tratta di un materiale ottenuto dall’inclusione nella calce di frammenti polverizzati di vasellame, o più in generale di coccio: questo porta alla produzione di un materiale impermeabile, e quindi perfetto per il trattenimento dell’acqua senza indesiderati effetti collaterali; inoltre lo rende incredibilmente più solido e durevole d’ogni altro di simile natura cementizia.

La solidità e la resistenza di cocciopesto e pozzolana viene confermata in laboratorio tramite l’analisi al microscopio a luce polarizzata di sezioni sottili di materiale: si nota che attorno ai frammenti di coccio o pomice l’aderenza della calce è molto maggiore che non attorno ai semplici granuli di sabbia, conseguenza della composizione chimico-fisica dei materiali coinvolti e dei legami molecolari che si generano tra essi.

Chi ha inventato il cocciopesto?

cocciopesto romano

resti di cisterne in cocciopesto interrate a Villa dei Quintili – Roma

Per gli antichi romani era l’opus signinum, di cui persino Plinio il Vecchio descrive sapientemente la composizione e le qualità. Nonostante fosse conosciuto e utilizzato fin da tempi più remoti, la diffusione di questo materiale è annoverata tra le grandi eredità tecniche del mondo romano: nello sviluppo di acquedotti, bagni, cisterne e tutto ciò che ha a che fare con il contenimento delle acque, e di cui i romani furono maestri indiscussi, le proprietà del cocciopesto lo resero il materiale di riferimento.

MGN produce da diversi anni Cocciopesto MGN sulla base delle ricette di antica e collaudata tradizione, prescritte nel I secolo a.C. da Marco Vitruvio Pollione nel suo trattato di architettura; un materiale resistente e risanante in ambiente umido, le cui qualità intrinseche sono tenacemente dimostrate dalla malta di cocciopesto presente a tutt’oggi nelle costruzioni romane.

Al cap. IV, Libro VII del “De Architectura”, Vitruvio tratta della composizione e l’impiego degli intonaci da utilizzare in caso di zone umide, affinché non subiscano deterioramento: raccomanda a tale scopo l’utilizzo del cocciopesto in sostituzione della sabbia, legato con la calce.

Come si usa il cocciopesto?

  • I Romani lo utilizzavano come idraulicizzante per malte di allettamento e lo strato di fondo dell’intonaco;
  • Date le qualità termiche di questo materiale, veniva anche utilizzato come rivestimento degli otri per conservare fresche le bevande!
  • La malta a base di cocciopesto è stata da sempre largamente utilizzata nelle costruzioni sottoposte all’azione dell’umidità. Un esempio tra i più conosciuti sono le finiture degli edifici nella città di Venezia ove, nonostante le condizioni di umidità e aggressione salina estreme a cui sono da sempre sottoposti, i più antichi intonaci oggi conservati sono a base di calce e cocciopesto;
  • in epoca moderna sono sempre a Venezia i migliaia i cantieri che, a partire dagli anni 80, hanno utilizzato Cocciopesto MGN per restauri e risanamenti, le cui ottime condizioni a tutt’oggi sono l’ennesima riprova dell’efficacia di questo materiale.

Come colorare il cocciopesto?

colore Cocciopesto MGN

Il cocciopesto non si colora perché prende naturalmente la sua colorazione gradevole dalla materia prima: cotto macinato! Dato l’aspetto assai piacevole e il calore cromatico che trasmette viene spesso tenuto a vista.

Proprio in virtù dell’aggiunta di frammenti di laterizi e ceramiche questa malta presenta infatti un tipico colore rossastro intrinseco al materiale stesso; il colore può variare in molte sfumature virando verso il giallo in base al cotto utilizzato.

Come si pulisce il cocciopesto?

L’intonaco Cocciopesto MGN lasciato a vista si pulisce con acqua e pochissimo sapone neutro naturale (ad esempio sapone di marsiglia).

 

L’intonaco di pregiato cotto macinato

Cocciopesto MGN è una malta con elevata capacità di evaporazione dell’umidità delle murature avente una resa termica superiore agli intonaci di calce e sabbia. Le sue inestimabili caratteristiche di leggerezza ed elasticità permettono di supportare grossi spessori e movimenti della muratura, e la rendono un supporto ideale per finiture di pregio a base di calce naturale. MGN realizza il cocciopesto di qualità, tanto decantato da Vitruvio e largamente usato nella storia, al fine di assicurare il miglior intonaco a cocciopesto presente sul mercato.


Dati Tecnici

GRANULOMETRIA (mm) da 0 a 3
PH 10,5
VAPORE D’ACQUA µ 10
ADESIONE 0,2 N/mm2
ASSORBIMENTO ACQUA W0
CONDUCIBILITA’ λ 0,48
COMPRESSIONE CS II
MASSA VOLUMICA 1510 kg/m3
SPESSORE CONSIGLIATO 2 cm (indicativo)
RAPPORTO ACQUA 4.5-5.5 lt a sacco
TEMP.ERATURA D’APPLICAZIONE tra +5°C e i +30°C

DATI OPERATIVI

Disponibilità:

Sacchi da 25 kg - bancale da 48 sacchi


Tipologia:

Polvere


Colorazione:

Rosa antico


Consumo:

15 kg/mq per 1 cm di spessore


Lavorazione:

Con staggia, Frattazzato, Dilavato o Applicato in più mani

CERTIFICAZIONI

Certificato Secondo Uni En 998-1:2016 Come Malta Per Scopi Generali Per Intonaci Interni/Esterni - GP, Come Malta Colorata Per Intonaci Esterni - CR

COMPOSIZIONE

CALCE AEREA in forma idrata (polvere) certificata secondo norma UNI EN 459-1 CL90S puramente calcica ossia con più del 90% di idrossido, CALCE IDRAULICA naturale NHL 3.5 certificata UNI EN 459-1, COTTO MACINATO selezionato in curva granulometrica 0-3, POLVERI DI MARMO certificate secondo norma UNI EN 12620

IMPIEGO

Nuova Costruzione, Ristrutturazione, Restauro, Costruzioni In Legno, In Paglia, Con Blocchi In Canapa

SCHEDE PRODOTTO

Caratteristiche

Certificazioni

No sostanze nocive
CAM
Certificazione 998 1 cr
Certificazione 998 1 gp