Lolla di riso per edilizia – Calce e Lolla intonaco
Come la lolla di riso ha riacquistato posto nell’edilizia moderna Cos’è, innanzitutto, la lolla di riso?
La lavorazione del riso è una delle più importanti variabili che ne determinano la qualità. L’obiettivo della lavorazione è quello di rimuovere gli strati cellulari più esterni e il germe con il minimo possibile di rotture per fornire, in generale, un prodotto di aspetto gradevole e con le migliori qualità di cottura. Osservando da vicino un chicco di riso grezzo, o risone, ci si accorge che esso è coperto da un guscio ruvido e duro: questo è la lolla, un tessuto che va tolto per rendere il riso commestibile.
La lolla rappresenta circa il 20% del peso del riso appena colto e viene separata dai chicchi grazie al processo di lavorazione meccanica noto come sbramatura. Prima di asportare la lolla, il chicco viene separato dalle impurità, dai fili d’erba, dal terriccio e dai sassi; a quel punto inizia la “sbramatura” che avviene facendo passare il risone nello “sbramino”, ovvero tra due rulli abrasivi che lo decorticano. Quindi, con la raffinazione o sbiancatura si elimina il pericarpo: anche la sbiancatura avviene per abrasione, facendo passare il riso decorticato tra superfici che asportano la pula, una pellicina peraltro ricca di proteine, vitamine e sali minerali.
Il riso è il cereale più coltivato nei cinque continenti e la tradizione ci insegna che ogni sua parte il proprio utilizzo.
Cosa è possibile fare riutilizzando la lolla del riso?
Benché la lolla del riso venga ancora spesso erroneamente considerata un semplice scarto di lavorazione, e come tale gestito in termini di smaltimento di rifiuti, in molti oggi hanno ritrovato il concetto di economia circolare: il circolo virtuoso che riporta ogni componente di un processo al ruolo di materia prima.
Riscoperte le sue qualità chimiche e fisiche, dal 2004 in poi ha ricominciato ad essere utilizzata in vari modi:
- in modo semplice ma efficiente viene usata come biomassa per produrre una notevole quantità di energia da fonte alternativa;
- la cenere di lolla, contenente silicio, può essere trasformata in materiali aerogel superleggeri. In alcuni casi viene estratto direttamente silicato di sodio dalla lolla, utilizzato poi per migliorare la composizione dei pneumatici (metodo applicato da Pirelli);
- la lolla del riso si è anche dimostrata un’ottima alternativa alla plastica, strutturandola in un materiale biodegradabile e compostabile con cui il Centro di Ricerca Agrozootecnica di Zhuhai, vicino a Hong Kong, ha prodotto contenitori e vasi per uso agricolo;
- sempre la lolla di riso viene utilizzata nella fase di ammostamento per le produzioni di birre artigianali;
- viene usata nel giardinaggio come pacciame o come fondo per la lettiera degli animali da stalla. Può anche rimpiazzare in quantità variabile la torba, un prodotto non rinnovabile, perché è ricca di alcuni minerali tra cui potassio e silicio, e sembra avere un effetto di protezione della pianta dai patogeni, come funghi e insetti;
- la lolla del riso infine, in unione con resine, è utilizzata nella produzione di legno artificiale: per la costruzione di darsene, pontili, passerelle ed arredo urbano d’esterno. Il materiale si lavora come il legno, ha elevate proprietà impermeabili ed ecocompatibili, ed è resistente agli agenti atmosferici.
Cos’è la Casa di Riso e cosa si ottiene dalla lolla di riso per edilizia?
Ben prima della chimica industriale, però, la lolla del riso può vantare le proprietà di materia prima per l’edilizia: cosa ben nota nella tradizione dei vecchi coltivatori di riso, la lolla permette di creare materiali biocompositi caratterizzati da elevata efficienza energetica e acustica, che portano comfort abitativo e salubrità negli ambienti interni.
Tiziana Monterisi, architetto e fondatrice di thericehouse, ha riportato gli scarti del riso nell’edilizia, facendone conoscere le performance fisico-strutturali e aprendo la strada a una nuova sostenibilità umana. Quella che viene oggi chiamata casa di riso, ovvero la casa costruita utilizzando materie prime che integrano gli scarti di lavorazione del riso, è l’emblema di una ricerca all’armonia con l’ambiente circostante e alla massima efficienza energetica.
Non è solo questo: la Calce & Lolla catalizza tecnologie d’avanguardia.
Un esempio superlativo si può osservare sulla spiaggia di Jumeirah a Dubai, dove sorge un’installazione Dior unica, realizzata in calce naturale e lolla di riso tramite un eccezionale sistema di stampa 3D.
Miscela naturale da intonaco in calce e lolla di riso
Calce e Lolla intonaco MGN è un intonaco ottenuto miscelando sapientemente il legante principe della storia dell’architettura: la calce aerea, con la lolla di riso. Intonaco dalle ottime prestazioni termiche con una conducibilità termica pari a λ 0,30, altamente traspirante. Da applicarsi SOLO INTERNAMENTE.
Dati Tecnici
GRANULOMETRIA (mm) | da 0 a 4 |
PH | 10,5 |
VAPORE D’ACQUA | µ 11 |
ADESIONE | 0,1 N/mm2 |
ASSORBIMENTO ACQUA | W0 |
CONDUCIBILITA’ | λ 0,30 |
COMPRESSIONE | CS I |
MASSA VOLUMICA | 1120 kg/m3 |
SPESSORE INDICATIVO | 2 cm (minimo consigliato) |
RAPPORTO ACQUA | 8 lt a sacco |
TEMPERATURA APPLICAZIONE | tra +5°C e i +30°C |
DATI OPERATIVI
Disponibilità:sacchi da 20 kg - bancali da 50 sacchi
Tipologia:
In polvere
Colorazione:
Avorio - beige
Consumo:
circa 9,5 kg/mq per 1 cm di spessore
Lavorazione:
Con staggia, Frattazzato, Applicato in più mani
CERTIFICAZIONI
Certificato Secondo Uni En 998-1:2016 Come Malta Per Scopi Generali Per Intonaci Interni/Esterni – GP
COMPOSIZIONE
CALCE AEREA in forma idrata (polvere) certificata secondo norma UNI EN 459-1 CL90S puramente calcica ossia con più del 90% di idrossido, LOLLA di riso naturale da agricoltura biodinamica di risaie italiane, POLVERE DI MARMO certificata secondo norma EN 12620, POZZOLANA NATURALE certificata secondo EN 197-1
IMPIEGO
Nuova Costruzione, Ristrutturazione, Restauro, Costruzioni In Legno, In Paglia, Con Blocchi In Canapa